Africa-Italia
Alcune riflessioni dopo l'incontro di venerdi scorso Africa-Italia.
Purtroppo mi sono pentito di non aver portato con foglio e penna per prendere qualche appunto, dato che la mia memoria è piuttosto scarsa!! Comunque provo a riportare alcuni flash che mi hanno colpito:
Padre Mauro Armanino:
- visione dell'Africa distorta. Prende come esempio questa vignetta per dimostrare come ancora l'immagine predominante del rapporto Italia-Africa è quella del bravo occidentale bianco che si prende cura dell'indifeso bambino nero (l'Africa per noi è ancora un bambino che deve crescere per raggiungere il nostro livello di "civiltà"). Questo stereotipo, propugnatoci anche dalle moltissime associazioni che si occupano di cooperazione internazionale, è sbagliato e dannoso per tutti. "Se sei venuto per aiutarci, puoi pure andartene. Se sei venuto perché pensi di fare un cammino con me per crescere insieme, allora sei il benvenuto". Vedi miei post precedenti sull'argomento: 1 2.
- sulla questione immigrazione: la situazione in Italia è grave e non bisogna stare a guardare. Ha raccontato che quel pomeriggio ha preso la navebus per venire a pegli e nessuna delle tre obliteratrici funzionava: è andato subito a segnalarlo al comandante. Così bisogna fare nella vita, non subire passivamente tutto ciò a cui si assiste ma segnalare al "comandante" di turno quello che non va. L'indifferenza è il peggior nemico della giustizia e della pace.
Avv. Alessandra Ballerini:
- ciò che mi ha colpito di più sono stati i suoi racconti sulle condizioni dei CPT italiani, in particolare tutta l'attenzione che viene posta ad impedire il suicidio dei detenuti, ai quali viene impedito l'uso delle schede telefoniche per evitare che si taglino le vene, le saponette, le pile e altri oggetti che possono essere ingoiati e provocare la morte, il televisore è coperto da una grata e posto in alto per evitare che rompano il vetro e si taglino le vene, il telecomando non c'è in quanto contiene le pile che possono essere ingoiate e così via. Invece che affrontare il problema dei suicidi partendo dalle cause, si preferisce cercare di impedirli fisicamente.
- secondo la Ballerini la questione immigrazione in Italia, affrontato in maniera repressiva e punitiva, è controproducente per tutti e non fa che generare violenza. I modi e gli strumenti per affrontarlo con equità, giustizia, umanità, favorendo nel contempo gli interessi sociali ed economici dell'Italia, ci sono e sono anche piuttosto semplici (ad esempio con gli "sponsor" reintrodotti l'anno scorso dal governo Prodi).
Alcune notizie sui relatori:
Padre Mauro Armanino - Missionario SMA in Argentina, Costa d'Avorio, Liberia (dal 1999 al 2007, uno dei pochi rimasti sul posto nonostante la sanguinosa guerra civile terminata nel 2003). Ora si è stabilito nella chiesa delle vigne e si occupa di immigrati.
Ecco una sua intervista su youtube: parte I, II, III.
Pubblicazioni
Alessandra Ballerini - Avvocato. Si è occupata di g8 e di immigrazione.
Ha pubblicato il libro Il muro invisibile
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