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martedì 12 luglio 2011

Ciclismo urbano

Oggi per la terza volta sono venuto in ufficio in bicicletta. Le sgambate passate sono visibili qui, registrate con il gps.

Rispetto alle altre volte mi sento già molto più sicuro nel traffico, ho individuato, più o meno, i percorsi migliori e migliorato le prestazioni: dai 30 minuti della prima volta sono passato ai 25 della seconda fino a qualche cosa in meno oggi (a occhio, non ho cronometrato..).

La bici non è un granchè, una vecchia mountain bike piuttosto pesante, con copertoni non propriamente adatti all'asfalto e rapporti troppo corti. Lo zaino sulle spalle è decisamente da evitare, scomodo e fa sudare. Devo valutare se riesco ad eliminare un po' di bagaglio e infilare tutto nella borsetta della bici, oppure se è necessario utilizzare il portapacchi, che comunque ho intenzione di montare.

Il percorso che ho seguito oggi prevede il passaggio all'interno di Pegli: da via Prestinari percorro la villa Doria e, con un piccolo contromano in via B. Martino, raggiungo lo sbocco sul Lungomare da via Opisso. Quindi Aurelia fino a Sestri dove imbocco via Sestri: alle 8.15 di mattina non è ancora troppo intasata di pedoni e si riesce a passare, pur con una velocità moderata. Poi percorso obbligato in via Manara e via Siffredi, quindi, superata la stazione di Cornigliato, svolto in via Bertolotti per evitare l'intasamento di via Cornigliano; percorro la via fino in fondo, compresi i tratti pedonali e sbuco sull'Aurelia giusto in tempo per risvoltare a destra in via Muratori e percorrere il ponte sul Polcevera nel controviale. Superata la Fiumara, dopo via Pacinotti si pone il problema se passare o meno nel tratto di via Avio riservato agli autobus: è talmente breve che vale la pena fare un'incursione, se la strada è libera. Giungo ora nel punto, secondo me, più delicato di tutto il percorso: la (finta) rotatoria di piazza Vittorio Veneto. Qui bisogna dare la precedenza al flusso consistente di veicoli che provengono da via Buranello ed è necessario dare un paio di pedalate decise per togliersi dall'impaccio. Superato quest'ultimo ostacolo, ecco infine raggiunta la meta!

Giunto in ufficio sono un po' sudato sulla schiena, causa zainetto, ma un con un veloce risciacquo e un cambio di maglietta ritorno in ottima forma!

In conclusione, ecco pro e contro del viaggio in bici.

Vantaggi:

  • partire da casa in sella ad una bicicletta è decisamente più stimolante che prendere un treno affollato e afoso
  • il tragitto casa ufficio con i mezzi pubblici dura circa 25': 10' casa-stazione, 12'/13' treno, 2'/3' stazione-ufficio, senza contare eventuali imprevisti e ritardi. Con la bici il tempo di viaggio è paragonabile se non minore. P.S. In scooter, finchè non l'ho venduto, ci mettevo 15'/20' minuti.
  • la bici consente la massima libertà di spostamento per raggiungere praticamente qualsiasi posto se si devono fare delle commissioni, purchè non si debbano trasportare grossi pesi (ad esempio una piccola spesa è fattibilissima, mentre con i mezzi pubblici sarebbe molto più complicato)
  • il costo del viaggio è quasi zero (qualche piccola spesa di manutenzione della bici). Ovviamente diviene conveniente nel momento in cui si rinuncia all'abbonamento del treno+bus, cosa che richiederebbe di utilizzare la bicicletta tutti i giorni
Svantaggi:
  • lo smog che si respira :(




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lunedì 11 luglio 2011

Foto di Sara

Le foto di Sara su Facebook sono visibili anche da qui, per chi non fosse su Fb o si fosse cancellato..

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150255544611488.371290.700326487&l=defb136c65

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