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giovedì 3 settembre 2020

La Gente

Riflessione del giorno. Non mi è mai piaciuta la parola "gente", mi è sempre apparsa generica, generalista, qualunquista, spesso usata a sproposito e anche volgare.

Oggi però ascoltando questo intervento del mitico Alessandro Barbero, storico accademico e divulgatore affascinate e simpatico, dal titolo intrigante "San Francesco: lo Steve Jobs del Medioevo", mi sono accorto che il professore fa largo uso della parolina incriminata. E non lo fa per sminuirne il ruolo, ma sempre per darle importanza. Sembra voler continuamente sottolineare che la storia non la fanno i grandi uomini, i re, i papi, gli imperatori: la storia la fa il popolo, la gente! I grandi personaggi storici sono tali solo perché hanno saputo seguire, o anticipare, i bisogni e le aspettative della gente. 
"Perché è la gente che fa la storia" ribadisce De Gregori nella sua bellissima e struggente "La storia siamo noi", forse prendendo spunto da quel monumentale capolavoro di Lev Tolstoj che è "Guerra e Pace". Il buon Lev infatti scrisse quel libro proprio per sviscerare e dimostrare il concetto secondo cui la storia non è fatta dai grandi uomini famosi, nella fattispecie fa riferimento a Napoleone, mitico condottiero e personaggio storico per antonomasia, ma dalla gente semplice, dai soldati degli eserciti, dai contadini, dal popolo.
In conclusione, a seguito di cotali riflessioni, d'ora in avanti guarderò con più simpatia alla parola 'gente'. Viva la GENTE! 

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