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mercoledì 24 settembre 2008

pausa pranzo di delirio

24 settembre 2008 Mediaworld, Fiumara, Genova.
Come trascorrere la pausa pranzo presso la postazione apple di mediaworld: avvicinarsi ai portatili centrale e lato destro, utilizzare i programmi di gestione multimedia per registrare, tramite webcam incorporata foto e video con effetti assurdi, salvarli nei suddetti computer, inviarseli via mail e su youtube tramite la connessione di mediaworld, metterli sul blog e su facebook.











martedì 16 settembre 2008

per fortuna che c'è silvio

 
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(ANSA) - PARIGI, 16 SET - 'Sono contento di avere avuto una funzione credo determinante nel fermare l'avanzata dell'esercito russo in Georgia', afferma Berlusconi' (ansa)

Notte Bianca 08

 


Ecco l'unica immagine della notte bianca che sono riuscito a scattare... direi che è abbastanza significativa!
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guadagnavo un milione di euro...

Non mi fai pena!

"Ho 36 anni - comincia a scandire con metodo il nostro broker che vuole restare anonimo - , sono un senior vice-president e guadagnavo tra 750mila e un milione di dollari all'anno. Ma oltre l'ottanta per cento del mio stipendio è composto dal bonus che arriva a gennaio e non lo vedrò mai: ho lavorato oltre otto mesi per niente, è sfumato tutto. Certo prendevo un sacco di soldi, ma per vivere qui, per pagare le scuole dei figli, le assicurazioni, affitti da 10mila dollari al mese quella è la cifra che devi prendere. Se vuoi vivere bene a Manhattan non puoi guadagnare meno di mezzo milione. E poi organizzi la tua vita contando che quei soldi arriveranno, c'è chi aveva comprato casa aspettando di saldare a gennaio e ora si trova senza nulla in mano. Il contratto d'affitto va pagato finché non scade e bisogna subito fare i conti di quanto si può sopravvivere a New York senza stipendio, cercando un altro posto. Quelli della mia età si sono messi subito a cercare, ma chi ha cinquant'anni è disperato, non ha mercato".

(da repubblica.it)

giovedì 11 settembre 2008

Considerazioni sull'11 settembre

A 7 anni dagli attentati proviamo a fare qualche considerazione. Tutti conoscono ormai le tesi secondo cui le cose non sono andate proprio come ci viene raccontato dai media "ufficiali". Partiamo da qualche dato: secondo un recente sondaggio solo il 56% tra gli italiani come tra i britannici, il 63% dei francesi ed il 64% dei tedeschi indicano al Qaeda come responsabile degli attentati; il 23% dei tedeschi ed il 15% degli italiani indica come responsabile il governo Usa. Non è poco se si pensa che certe informazioni non sono quasi mai approvate su giornali e tv (tranne un paio di puntate di matrix e poco altro).
Proviamo ad applicare un metodo investigativo tipo "Jessica Fletcher": normalmente negli episodi della "signora in giallo" (come in tutti i gialli che si rispettino) c'è un assassino che, per non finire in prigione, escogita un astutissimo piano per far ricadere la colpa su qualcun altro. La nostra investigatrice, dopo varie vicissitudini, capisce come sono andate veramente le cose da diversi indizi, ma attende di avere una prova schiacciante per smascherare, con un coup de theatre, il criminale, al quale non resta che confessare tutto di fronte all'evidenza dei fatti.
Ora, se davvero la verità sugli attentati dell'11 settembre non è quella che ci hanno raccontato, possiamo aspettarci che qualcuno abbia fatto di tutto per mascherare la verità e far ricadere la colpa su qualcun altro. Come in ogni buon racconto investigativo però, l'assassino ha commesso degli errori, ha lasciato degli indizi che possono smascherarlo.. Basta fare un giro su google per trovarne a decine. Ma gli indizi non bastano, ci vuole una prova schiacciante. Una prova che, anche se dovesse riguardare effetti collaterali o secondari, dimostri in maniera evidente che qualcosa, anche piccola, anche secondaria, non è andata come hanno voluto farci credere. A quel punto crollerebbe tutto il castello di menzogne e i veri responsabili non potrebbero fare altro che confessare, come l'assassino quando, di fronte alle prove inoppugnabili della Fletcher, si lascia andare ad una piena confessione e spesso anche ad un pianto liberatorio.

Ebbene queste prove esistono e forse un giorno vedremo anche i responsabili confessare i loro delitti, chissà!?

Ditemi se questa non è una demolizione controllata!





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