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giovedì 5 febbraio 2009

sulla Moschea

[foto tratta da http://tempolibero.blogosfere.it]

Il dibattito sull'opportunità o meno di consentire la costruzione di una moschea a Genova, o in qualunque altra città d'Italia, dovrebbe interrompersi subito alla lettura di due tra i più importanti articoli della Costituzione Italiana:

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 8.

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.


Questo garantisce che non ci deve essere nessun tipo di pregiudizio o di ostacolo giuridico verso questo progetto.

Se poi si tratta di valutare l'impatto ambientale, paesaggistico e sulla viabilità che un simile edificio può avere sul quartiere in cui verrà realizzato, ben vengano gli studi tecnici come si fa per qualsiasi altro progetto edilizio di una certa rilevanza.

Ma basta con i pregiudizi e le assurde accuse di stampo razzista e discriminatorio. In Italia è vietato fare distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Non vi va bene? Andatevene, chi vi trattiene?

Ancora più assurdo trovo il discorso dell'"occhio per occhio, dente per dente", cioè "Come loro (sic!) impediscono la costruzione delle chiese nei paesi musulmani, così anche noi dobbiamo fare lo stesso a casa nostra."

Scusa?! Allora i casi sono due:
- o ritieni che quello che fanno a casa loro (impedire la costruzione delle chiese) sia giusto
- oppure, se ritieni che sia sbagliato, pensi sia bene fare una cosa sbagliata anche tu...

Nel primo caso non mi pare che tu stia agendo da buon cristiano quale vorresti apparire.
Nel secondo caso ti comporti davvero in maniera infantile e di nuovo non sembri aver recepito bene gli insegnamenti del cristianesimo (mai sentito "... porgi l'altra guancia"?)

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