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venerdì 17 ottobre 2008

No alla pena di morte!

Riporto da Sorelle d'Italia

Troy Davis è un nero americano, e come tale ha una possibilità statisticamente più elevata di subire un’ingiustizia e una condanna pesante che non un suo connazionale bianco.

E infatti Troy Davis, secondo lo stato della Georgia e la Corte Suprema degli Stati Uniti, non può avere un altro processo dopo la farsa del primo, e nonostante 7 testimoni su 9 hanno ritirato le loro dichiarazioni, nonostante non c’è un’arma del delitto, nonostante non esista alcuna prova fisica della sua colpevolezza e nonostante un’altra persona presente sulla scena del crimine abbia ammesso privatamente di essere il colpevole, Troy Davis deve morire il 27 ottobre alle ore 19 per la morte del Poliziotto McPhail, ovviamente a rischio anche la sua famiglia di non vedere fatta giustizia per la sua uccisione.

Vi chiedo non solo di agire contro questa ingiustizia, ma anche contro la pena di morte a favore di altre forme di giustizia, firmando questa petizione in extremis:

http://www.amnestyusa.org/index.html

Per altre informazioni in lingua italiana, non del tutto aggiornate, vedete qui:

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1333

Vi riporto sotto la mia traduzione (gli errori quindi sono i miei) di una lettera scritta da Troy Davis poco tempo fa ringraziando tutti coloro si stanno interessando del suo caso nel mondo:

A tutti,
Voglio ringraziarvi tutti per i vostri sforzi e la vostra dedizione
ai diritti umani e alla generosità umana, durante quest’ultimo anno
ho provato tanta emozione, gioia, tristezza e fede senza fine.

E’ grazie a tutto voi che io oggi sono vivo. Mentre guardo la mia
sorella Martina mi meraviglio dell’amore che ha per me e ovviamente
mi preoccupo per la sua salute, ma lei mi dice che è la sorella più
grande e non rinuncerà a combattere per la mia vita, per dimostrare
al mondo che io sono innocente di questo terribile crimine.

Mentre guardo la mia posta da tutto il mondo, da posti di cui non ho
mai immaginato nemmeno di sapere dell’esistenza e da persone che
parlano lingue e esprimono culture e fedi che spero solo di conoscere
direttamente un giorno, mi sento umile davanto all’emozione che
riempie il mio cuore, un’enorme, traboccante gioia.

Non riesco nemmeno a spiegare quanto mi emoziono quando provo ad
esprimere la forza che ricevo da tutti voi; rafforza la mia fede e mi
dimostra ancora una volta che questo non è un caso che riguarda la
pena di morte, non è il caso di Troy Davis, questo è un caso che
riguarda la Giustizia, e lo spirito umano che vuole vedere trionfare
la giustizia.

Unitevi alla lotta per la giustizia.

Non posso rispondere a tutte le vostre lettere, ma le leggo tutte,
non posso vedervi, ma immagino i vostri volti, non posso sentirvi
parlare, ma le vostre lettere mi portano in posti lontani, non posso
toccarvi, ma sento il vostro calore ogni giorno che vivo.

E quindi Grazie, e ricordatevi che mi trovo in un posto dove la pena
di morte può distruggere soltanto l’essere fisico, ma dove grazie
alla mia fede, la mia famiglia e a tutti voi, sono da tempo
spiritualmente libero. E non importa cosa succederà nei giorni, nelle
settimane a venire: questa lotta per fermare la pena di morte, per
cercare una giustizia autentica, per svelare un sistema che non
riesce a proteggere gli innocenti, deve accelerarsi.

Ci sono tanti Troy Davis ancora. Questa lotta contro la pena di morte
non viene vinta o persa tramite il mio caso, ma tramite la nostra
forza di andare avanti e salvare ogni persona innocente incarcerata
in tutto il mondo. Dobbiamo disfare questo sistema ingiusto città per
città, regione per regione e nazione per nazione.

Non vedo l’ora di stare a vostro fianco, niente importa in che forma
sia fisica o spirituale, un giorno annuncerò "IO SONO TROY DAVIS E IO
SONO LIBERO!"

Mai abbandonare la lotta per la giustizia e vinceremo!

– Troy Davis

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